mercoledì 23 dicembre 2009

Natale! Oh my god!

Chi mi conosce sa che non amo il Natale e tutto il periodo connesso. Chi mi conosce sa che mi piacerebbe addormentarmi il 18 di dicembre e svegliarmi l'8 di gennaio successivo. Chi mi conosce sa che in questo periodo divento suscettibile, piuttosto propenso all'incazzatura. Direi che se dovessi dare un'idea del mio rapporto con il Natale andrebbe bene quanto scrive Micheal Curtin in un suo delizioso volumetto del 1989, "La lega antiNatale", edito in Italia da Marcos y Marcos: "Se il Natale fosse una persona uscirei in una notte di nebbia a tagliargli la gola, poi mi costituirei e passerei felice il resto della mia vita a guardare video dietro le sbarre". Condivido tutto, tranne che forse non guarderei video.
Comunque sia chiaro non ho nulla contro la festività religiosa in sè, anzi, essendo essa fondamento di una cultura religiosa che mi ha formato, ma non sopporto tutto quanto è stato costruito attorno ad essa. Non posso accettare che si cominci a fare pubblicità ai pannettoni ad ottobre, che si vada in giro in dicembre scorgendo dovunque persone che sembrano tanti drogati, assuefatti alle compere più assurde nel nome del dio regalo. La gente che fa regali a gente che non stima, per compiacenza e a volte per semplice speranza nella benevolenza altrui a me fa pensare molto, da sempre (e non si può in tal senso nemmeno parlare di tempi contemporanei, essendo tradizione giunta a noi attraverso un modo di fare "storico", che chiameremo all'italiana). Scusatemi, non sapete quanto mi spiace fare retorica su questo, non sapete come mi fa star male andare in giro e vedere la gente comportarsi esattamente come pregherei non facesse.
Va bhe, pazienza, non si può dar di continuo contro ai mulini a vento, prendiamo la nostra stellina luccicante, appendiamola alla finestra e con lo sguardo sognante guardiamo fuori, sospirando: "E' Natale!" Auguri (in senso assoluto)!