domenica 21 febbraio 2010

Alla facciaccia di tutto

Ho passato gli ultimi giorni con la testa nel lavoro: lavoro, lavoro, lavoro... Ieri mattina abbiamo concluso la settimana in bellezza con una visita/sopralluogo fiume ad un'area archeologica, io e Federico, bagnati come i pulcini, sotto la pioggia scrosciante e con un freddo addosso infinito. Tornato a casa ho finito di scrivere una relazione. Alle sei di sera ero cotto a puntino, pronto per il letto. Quindi che si fa? Si è presa la macchina e si è andati io e Antonello a vederci il concerto di Carmen Consoli (versione elettrica) fino a Pordenone. Lei arriva tardi, ha avuto contrattempi per strada (neve, maltempo). Quando arriva sul palco sono le 10.30. Poi un'ora e trenta da sogno, con lei che smette i panni della cantantessa acustica alla Sanremo e spara giù un muro di suono stile Sonic Youth, Pixies, Fugazi e compagni. Spara anche qualche cover in stile. E mi torna il sangue nelle vene e mi dimentico della settimana e della giornata e sono di nuovo quello che sta bene ovunque. Alla facciaccia di tutto (qui sotto una foto sotto il palco).