mercoledì 13 aprile 2011

Dodici comandamenti

Questo è il 100° post di questo blog. Un piccolo traguardo.
Lo festeggio con un elenco di libri di narrativa (più o meno), che mi hanno "accompagnato" e anche formato linguisticamente. Li ho scelti perché sono quelli che considero importanti, imprescindibili in alcuni casi, e perché sono gli unici libri che ho riletto almeno una volta: e vista la montagna di pubblicazioni che quotidianamente ereditiamo dalla storia letteraria italiana e internazionale, credo che ciò possa significare qualcosa.


Dunque.

Thomas Bernhard, Perturbamento;

Raymond Carver, Cattedrale;

Georges Simenon, L'uomo che guardava passare i treni;

Pier Vittorio Tondelli, Altri libertini;

Italo Calvino, Marcovaldo;

Henry Miller, Tropico del Cancro;

Achille Campanile, Manuale di Conversazione;

Jorge Luis Borges, Finzioni;

Albert Camus, Lo straniero;

Bruce Chatwin, In Patagonia;

Daniel Pennac, La Fata Carabina;


E soprattutto:

J.D. Salinger, Nove racconti.


E poi ci sono tutti gli altri, che un'onda del mare si è nella mia memoria portato temporaneamente via.