domenica 22 gennaio 2012

Le strade dello "spirito"

Mi appassionano le strade tortuose affrontate dalle persone nella loro ricerca continua del benessere. Un benessere fisico e soprattutto psicologico. Non mi sorprende come alla fine di ogni ricerca terrena, spesso infruttuosa, considerato che ognuno è sovrastato da un declino psico-fisico inesorabile e dal cosidetto "scontro quotidiano" che appesantisce e sfinisce a volte le aspettative, altre volte le aspirazioni, si arrivi quindi ad un confronto con l'"oltreterreno". Con quanto è meno spiegabile e che quindi garantisce speranze. La speranza evangelica cristiana si manifesta ad esempio nella croce, nel dolore, ed è un invito a non fuggire verso un futuro consolatorio, anche se il presente è a dir poco insopportabile. Reminescenze, di cose che capisco poco e che forse ho poco riflettuto, ma mai trascurato, di certo non per il semplice piacere della parola grave. Potremmo cadere in discussioni infinite, che poco ci aiuterebbero a dare un senso alle nostre giornate: mi è stato detto un giorno da un parroco mio cliente (ristrutturavo una piccola chiesa), che per coloro che hanno maturato dentro di sé la decisione che Gesù non è il Messia, nessuna dimostrazione sarà mai convincente; ma per tutti quelli che portano il ragionamento al suo opposto l'evidenza parla da sè. Va bhè, tralasciamo di entrare nello specifico e direi rispettiamo chiunque in quanto uomo, prima di tutto, e assieme alla sua fisicità anche i suoi pensieri. E questo ci garantisce a tutti un fare forse non "oggettivamente giusto", ma di certo nemmeno "soggettivamente ingiusto". Ma nell'etere le aspettative non calano solo perché vogliamo abbandonare alcuni pensieri filosofico-religiosi: le persone si trovano sempre a cercare qualcosa d'altro, "quello che non c'è" (o che non si ha), forse deluse da quello che invece c'è (o che si ha). E ognuno matura le "fedi" più strane, confondendo la fiducia con la passione. Ecco quindi a voi un piccolo resoconto testuale e fotografico (estrapolato nell'ironia delle cose raccontate o mostrate) di ciò a cui l'uomo medio si abbandona per soddisfare ad un vuoto, qualsiasi esso sia o gli si presenti davanti. Religione, passione, convinzione, illusione, fuga. L'uomo però va sempre capito e soprattutto non deriso, non lasciato solo. E non ho parlato di calcio, di auto, di...
Tutti chiusi in piccoli mondi, estrapolando Salinger a caso e immotivamente, come sempre succede, da i Nove racconti, "cantavano senza accompagnamento strumentale, o per meglio dire, senza nessuna interferenza".

(nelle foto, nell'ordine: la Biennale a Venezia (Arsenale); Emilio Vedova nel suo atelier, in una foto ai Magazzini del Sale a Venezia; i segni zodiacali in una scultura nel giardino di Ca' Rezzonico a Venezia; le botteghe alimentari a Bologna (vicino via Clevature); un articolo apparso sul quotidiano
il Piccolo a dicembre 2011 (vorrei conoscere il giornalista...); una maglietta in una vetrina a Lucca; Art Spiegelman premiato a Pordenonelegge del 2010; un graffito su di una colonna della recinzione della fu Villa Albani a Roma; un disegno di Gary Frank per Superman (copyright DC Comics e dell'autore); in una vetrina in Toscana capeggia una maglietta iconica con Gianni Agnelli)