domenica 26 febbraio 2012

Parole e contesti

Piccola digressione sulle parole o riflessioni che mi sono arrivate all'orecchio e che mi sembrano interessanti per uno spunto critico o viceversa emblematiche di un atteggiamento o di un periodo da sondare.
"L'uomo discende dagli animali. Era quidi necessario che imparasse ad essere umano: ad esempio che comprendesse di non poter uccidere altri esseri, umani, come faceva invece per istinto con gli animali";
"Il linguaggio è motivo di chiusura; nel passaggio tra la bocca e l'orecchio si definisce un percorso che stravolge dei significati. Ecco perché la parola divide";
"La manipolazione della parola";
"Radici fanno paura, poiché determinano dei confini";
"Tradizione e cultura non sono termini intercambiabili?";
"Oggi il mondo è comunicativo; tutto gira attorno ad un unico filtro, che determina cosa ci raggiunge, ed esso è il profitto";
"Siamo buoni in forma naturale? Se lo siamo, abbiamo bisogno di autorità morali?;
"Mi piacciono i musei, poiché qui nessuno cerca di venderti qualcosa!";
"Risemantizzazione";
"Liberalizzazione e semplificazione: sono sinonimi?";
"Farfalla"
"Inadeguatezza di un'educazione";
"Le storie sono tutto quello che abbiamo";
"Progettare è prefigurare";
"- Hai ricordi imprecisi. -Come puoi dirlo, se sono i miei!";
"Sostegno finanziario";
"A costo zero";
" Filologia, "amicizia per la parola".
Sono tutte queste frasi e parole il riassunto della mia ricerca di questi primi due mesi dell'anno. I restanti dieci li passerò a verificarne il ruolo sul piano pratico.