sabato 26 ottobre 2013

Piccole scatole emozionali n.14

Ci sono percorsi paralleli che portano le strade a non incrociarsi per anni; e poi quei binari, sempre attenti a non scartare, incontrano una pietra seminascosta dalla terra e sono costretti a inclinarsi, ad uscire dal sedime. Così quello che era parallelo diventa incidente, o anche solo adiacente. Si ridetermina un incontro, non uno nello specifico, ma qualcuno in generale. E quando i due contenitori sensazionali si scorgono, comprendi il perché certe strade erano state condotte assieme per un periodo di vita. Quell'incontro di affetti, familiari, sentimentali, intellettuali, visivi, tattili, è una scoperta, nel senso che scopre voragini spaventevoli nella mente e nella memoria e a volte la cosa rende malinconici, a volte irrisolti, altre sereni o in pace con se stessi. E spesso i due percorsi trovano altre pietre e il parallelismo si ridefinisce, improvvisamente, senza spiegazioni, ma resta la consapevolezza di quanto accidentato sia il terreno. E da qui la speranza, verso tutti, verso tutti coloro con cui si è condiviso qualcosa. La mia scatola emozionale è lì, in questa consapevolezza.