domenica 8 dicembre 2013

Memories da Lou...a Lucca

Dopo più di un mese da Lucca Comics & Games 2013, un intervento di Roberto Recchioni sul mensile XL in edicola (dicembre 2013, comprato perchè in copertina vi capeggia un ritratto fotografico di Lou Reed, artista la cui scomparsa il 27 ottobre scorso è ancora tutta da metabolizzare e che qui ricordo con la foto scattata ad un suo concerto a Pordenone il 12 marzo 2006, dove ho potuto ascoltarlo con un biglietto da € 10,00 in terza Galleria del Teatro Verdi) mi porta a parlare della manifestazione toscana.

Che dire? Va detto che il bello di Lucca è tutto fuori dai padiglioni dedicati all'evento. Fuori c'è la città prima di tutto; poi la gente completamente trasportata dal nonluogo che la città sa creare per alcune giornate; i cosplayer sempre più divertiti e divertenti. 
Dentro c'è invece molta noia. Per le parole degli autori e dei critici, per i fumetti pubblicati o meglio perlopiù ristampati, per gli editori veramente lontani dalla realtà e sempre più stanchi dietro i loro banchetti ricoperti di volumi ben disposti a prendere umidità e ritornarsene poi negli scatoloni "piacevolmente" ondulati. Se hai l'occhio attento sai dopo circa un'oretta cosa gira e cosa non gira. Esempio ne è il volume Sacro/Profano di Mirka Andolfo pubblicato da Dentiblù Editore, autrice già colorista digitale per il settimanale Topolino, ma non solo (P.S. il sacro sta nella capacità coloristica dell'autrice, il profano che come succede sempre i suoi colori lavorano così tanto sul segno disegnato sottostante da renderlo secondario; è successo con molte storie di Giorgio Cavazzano ad esempio, tanto per evidenziare ancora di più la "profanazione"... ma è la contemporaneità!).  
Il volume è andato alla grande, partendo dalla spinta garantita dal web, così come è stato per il "fenomeno" Zerocalcare. Recchioni su XL parla di ghetto al contrario, ovvero che ormai questo del rapporto web/vendite (e perchè no qualità fumettistica) è la prova provata dei nostri tempi. Chi non lo capisce si parla addosso e resta fuori. Oltre a ciò ci sono i collezionisti amanti di carta e cartonati limitati e selezionati, di portfolio adorati, e capaci di spesa, molta. Il fumetto è altrove però. Il fumetto è popular, nel senso di specchio dei tempi (Kunstwollen, Zeitgeist). Che dire di Sacro/Profano? Disegni come già era di Sky Doll di Barbucci e Canepa, misto disney-manga e temi cari ai giovani lettori e ai medio-vecchi guardoni, ovvero scene piccanti e una certa anticlericalità di fondo. Il mio parere vero? Un bel fumetto, perfettamente calato nella realtà editoriale. E Recchioni, che come autore mi lascia sempre alquanto perplesso, come critico mi è parso invece centrato. Poi per il resto il solito di Lucca, il nuovo Gipi molto buono, Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo in gran spolvero (foto sotto) per la sperata continuity di Ken Parker (una storiella portfolio, con una bella storia e un bel portfolio), Huppen Hermann prima coriaceo e poi disponibilissimo, Inio Asano più fuori che non si può; la Disney stra-impegnata a fare bella figura dinanzi al nuovo padre padrone Panini.  Che mi resta di Lucca 2013? La soddisfazione per la vittoria dello Yellow kid di Giuseppe Palumbo come miglior disegnatore (e ci mancherebbe!), una certa commozione di Horacio Altuna quando gli chiedo un ritratto di Loco Chàvez; l'incontro molto personale con lo scrittore Jonathan Carroll; un buon incontro con Gipi e Manuele Fior e soprattutto un incontro dedicato al volume Petra Chérie pubblicato da Comma 22, con Ivo Milazzo tra i relatori e un pubblico completamente assente. L'incontro è stato bellissimo e utilissimo e a Milazzo va dato il merito di aver detto cose sagge e non retoriche. Tra queste mi ero segnato alcune frasi: "Senza conflitto tra individuo e collettività non c'è Avventura", "Lo stordimento dei giovani deriva dalla poca nostra consapevolezza nel sapergli trasmettere la realtà", "L'attualità di Petra nasce da una semplice constatazione: una cosa è sempre attuale solo se è legata alla Storia. Se questo si verifica il racconto aiuta a leggere la realtà". Ecco di Lucca 2013 mi è restato forse proprio questo.

(immagine Sacro/Profano @ dell'autrice e degli aventi diritto)