Alla fine di un percorso travagliato, con tanto di accuse di sessismo, prese di distanza dal festival da parte di autori importanti, e chi più ne ha più ne metta, si è arrivati alla proclamazione del vincitore del Grand Prix de la ville d’Angoulême (di certo uno dei più preziosi nel campo del fumetto internazionale, sorta di premio alla carriera e non ad un'opera specifica), che nell'occasione è andato al belga Hermann (Huppen). E io dico, ci voleva tanto a sceglierlo stò autore? Tra l'altro io pensavo lo avesse già ricevuto! Mi pareva impossibile non fosse così! Ha disegnato e quindi scritto storie incredibili, con uno stile che dell'imperfezione fa la sua forza più pungente e con una disillusione nei confronti del genere umano a dir poco illuminante. Un burbero, mi venne detto in più occasioni. Io ci passai insieme un certo lasso di tempo a margine di una Lucca Comics di un paio di anni fa. E mi divertii veramente tanto. Mi rallegro per questo meritato premio e consiglio a tutti di rileggere la prima serie de Le Torri di Bois-Maury. Un capolavoro imperdibile.